日本イタリア協会のトップへ

Il cammino della mia vita (Reminiscenze) - Makizo NAKAGAWA


 

01.Cresciuto in una fattoria di allevamento

02.La famiglia della musica

03.Entusiasta di suonare il violino

04.Il servizio militare

05.L’impiegato di una ditta

06.Il soggiorno a Berlino come studente

07.Dal violino al canto

08.Hanafuda

09.Il Bel Canto

10.Hollywood

11.E’ veramente il tenore d’oggi

12.“Il sogno d’amore” proibito

13.La squadra in difesa della frontiera

14.Fantasia Ieraishan (profumo di sera)

15.La Corte Marziale

16.Rappresentazioni di opere liriche

17.Il periodo d’oro cinematografico

18.Le perle dell ’opera lirica

19.La giuria

20.Vivere solo per la musica

 

Nr. 19 La giuria

Sono stato membro delle giurie in alcuni concorsi internazionali, il primo dei quali fu quello di lirica di Giuseppe Verdi.Ero il primo giapponese che era stato invitato a far parte della giuria di un concorso internazionale in Europa. Questo fu un concorso di livello molto alto che si tenne a Busseto dove era nato il grande maestro di opera lirica Giuseppe Verdi.Il concorso venne chiamato in Giappone semplicemente “il concorso di Verdi”, perché, in effetti, era un concorso per voci verdiane.La voce verdiana deve essere naturale e armoniosa, inoltre deve essere piena ed energica.Per cantare con tale voce si deve cantare precisamente con la tecnica del Bel Canto (un po’ come scrivere in Kaisho, lo stampatello degli idiogrammi) e il dilettante non riesce a cantare in quel modo.A questo concorso vengono selezionate solo le voci verdiane.

Voglio raccontare perché sono stato chiamato a far parte della giuria.

Nell’anno Showa 40(1965), quando ritornai in Italia dopo tanto tempo di assenza, il maestro di vocalizzi Alfredo Cecchi era già morto, ma io incontrai il famoso tenore Alessandro Ziliani che aveva studiato con il maestro Cecchi.Egli era stato l’ideatore del concorso delle voci verdiane e mi aveva invitato a far parte della giuria perché, diceva, “Solo chi ha ricevuto una formazione ortodossa può essere membro della giuria di questo concorso.Tu hai studiato con il maestro Cecchi, quindi hai il dovere di far parte della giuria”.

Cosi fui costretto ad accettare il suo invito.

Dall’anno Showa 42(1967) e per circa trent’anni, continuai ad essere membro del comitato direttivo e della giuria del concorso.Il comune di Busseto mi versava un compenso che tuttavia non era sufficiente per coprire le spese del viaggio, però, fortunatamente, la compagnia aerea Alitalia mi regalava ogni volta un biglietto di prima classe.La giuria del concorso era composta da circa 25 persone che venivano da tutte le parti del mondo.Nel corso di 30 anni feci invitare una ventina di musicisti, incluso il sig. Ikuma Dan, a far parte della giuria del concorso perché volevo che i musicisti giapponesi si rendessero conto del funzionamento di un concorso internazionale.

I vincitori del concorso di Busseto erano tenuti in grande considerazione e furono diversi i concorrenti giapponesi che si classificarono fra i premiati.

Dopo che ebbi preso l’impegno di Busseto, mi invitarono a far parte anche della giuria del concorso internazionale di Puccini che si teneva a Lucca in Italia ed io accettai anche perché si svolgeva in una data vicina a quella del concorso di Busseto.Per circa nove anni feci parte anche della giuria del concorso Maria Canarus in Spagna, ma dovetti rinunciarvi perché il concorso organizzato dall’Istituto italo-giapponese si teneva nello stesso periodo.

Quasi tutti i concorsi italiani sono organizzati dai comuni con il sindaco come presidente e nello stesso periodo dell’anno si possono svolgere due o più concorsi contemporaneamente e in diverse parti d’Italia.

Allora io ero interessato da un massimo di nove concorsi inclusi quello di Caruso e quello di Gigli.

Ho partecipato ai concorsi quasi sempre a mie spese, anche con sacrificio e credo di aver fatto una cosa utile perché i concorrenti giapponesi avevano bisogno che ci fossero nelle giurie dei membri del loro paese.

A giugno del 1994 fui al concorso internazionale di Rosa Poncel e constatai che vi partecipavano molte persone di svariate nazionalità, compresi molti asiatici.I premiati del concorso erano dei giovani ventenni che, con l’istruzione, avevano sviluppato una grande tecnica.Mi resi conto che le capacità umane si possono accrescere al di là del prevedibile fino addirittura a livelli eccezionali tramite l’insegnamento del maestro.

 

本サイトの内容を、権利者に無断で複製・改変することは 固く禁止いたします。
Copyright(C) 日本イタリア協会 ASSOCIAZIONE ITALO-GIAPPONESE ALL RIGHTS RESERVED.