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Il cammino della mia vita (Reminiscenze) - Makizo NAKAGAWA


 

01.Cresciuto in una fattoria di allevamento

02.La famiglia della musica

03.Entusiasta di suonare il violino

04.Il servizio militare

05.L’impiegato di una ditta

06.Il soggiorno a Berlino come studente

07.Dal violino al canto

08.Hanafuda

09.Il Bel Canto

10.Hollywood

11.E’ veramente il tenore d’oggi

12.“Il sogno d’amore” proibito

13.La squadra in difesa della frontiera

14.Fantasia Ieraishan (profumo di sera)

15.La Corte Marziale

16.Rappresentazioni di opere liriche

17.Il periodo d’oro cinematografico

18.Le perle dell ’opera lirica

19.La giuria

20.Vivere solo per la musica

 

Nr. 16 Rappresentazioni di opere liriche

Nel febbraio del 1947 (anno showa 22) fui riconosciuto innocente dalla Corte Marziale e mi trasferii da Shangai ad Haneda presso Tokyo. Feci il viaggio su un bombardiere B29 sul quale ero l’unico passeggero.Non c’era alcun riscaldamento sul quell’aereo ; faceva un freddo tremendo ed io cercai di combatterlo coprendomi con tante coperte.

Ritornato a Kyoto, il mio amico Tadao Takeuchi venne a trovarmi. Aveva saputo del mio rientro in Giappone da un articolo sul giornale.Prima della guerra, il mio amico lavorava al reparto istruzione di NHK, mentre adesso era direttore generale della Scuola di musica di Osaka(l’attuale Università di musica di Osaka.)Mi chiese di dargli una mano per riattivare la scuola rovinata dalla guerra; per una notte intera cercò di convincermi insistendo soprattutto sull’importanza e sullanecessità di aver un corso di canto vero, presso la Scuola di Osaka, per il mondo del canto giapponese. L’entusiasmo del mio vecchio amico mi commosse e decisi quindi, per aiutarlo, di accettare l’incarico didirettore della facoltà di canto della Scuola di musica di Osaka.

Per lanciare la Scuola di musica, mi impegnai ad organizzare la rappresentazione di opere liriche, idea che in effetti avevo avutomolto tempo prima. Tale progetto ebbe l’immediato consenso di tutti.Dopo aver discusso sui vari problemi economici come il costo dei costumi e quello delle scene, decidemmo di rappresentare la ‘Cavalleria rusticana’. Chiamammo il sig.Motoo Otaguro come direttore artistico ed io mi occupai della direzione dell’ orchestra e del coro, della regia ed anche della traduzione del testo. Tutti gli insegnanti e gli studenti della scuola, incluso il tenore Kiyoshi Igarashi (l’attuale direttore artistico della compagnia lirica Fujiwara)parteciparono come interpreti dell’opera e fecero anche i lavori dietro le quinte. Preferimmo chiamare l’orchestra filarmonica di Tokyo piuttosto che una delle numerose orchestre che si trovavano nell’area di Osaka, perché i componenti dell’orchestra di Tokyo erano abituati ad eseguire la musica cantata.Impiegammo più di sei mesi per la preparazione ; le recite furono realizzate nel giugno del 1948 (anno Showa 23), due a Osaka ed una a Kyoto presso Eikoukan della Doshisha Univ. ; erano le prime rappresentazioni di opera lirica prodotte nell’ area di Osaka.Fui veramente compiaciuto perché ero riuscito a valorizzare le esperienze fatte dietro le quinte quando ero ancora studente al Teatro alla Scala.

Per rappresentare quest’opera, oltre alla parte artistica, dovevamo curare anche altre attività come la vendita dei biglietti o il trasporto delle apparecchiature per le scene e persino l’approvvigionamento delle vivande.Fortunatamente, per la seconda rappresentazione di Osaka, riusciì a vendere molti biglietti ai militari dell’esercito americano d’occupazione. Dal giorno dopo il mio rientro in Giappone da Shangai lavoravo infatti anche per il reparto artistico di varietà presso l’Esercito di occupazione.La signora Pusetti, tenente del Quartiere Generale del primo corpo d’armata dell’ esercito di occupazione, responsabile degli affari culturali, ci aiutò per il trasporto degli apparati e delle vivande; il Quartiere Generale si trovava allora dove adesso c’è la ditta Marubeni in via Karasuma Shijo.Gli studenti disposti sui due lati del ponte Shinsaibashi, facevanopubblicità alle rappresentazioni gridando a gran voce per ore e ore fino quasi a perdere la voce, e nel contempo cercavano di vendere più biglietti possibile.

Ma il lavoro più difficile era assicurare le vivande per le 50 persone dell’orchestra filarmonica di Tokyo.In quel periodo era necessario disporre di un buono pasto per mangiare fuori casa, però i membri dell’orchestra preferivano utilizzare i loro buoni per le loro famiglie; in qualche caso dovetti perciò ricorrere al mercato nero rischiando anche il carcere. Le rappresentazioni dell’opera lirica realizzate con l’ausilio di tutte le forze della Scuola di musica di Osaka ebbero successo e in seguito un’altra rappresentazione della stessa opera fu realizzata presso il grande teatro di allora, il Koraku Kaikan (il teatro si trovava al piano sotterraneo del grande magazzino Takashimaya di Kyoto).

Successivamente produssi l’Amico Fritz e la Lucia e inoltre il Rigoletto, la Madame Butterfly e la Traviata. Invitai come interpreti il tenore Igarashi ealtri cantanti da Tokyo e da Osaka. Le opere furono eseguite nella sala pubblica di Osaka; era la prima volta chel’Amico Fritz e la Lucia venivanorappresentate in Giappone.

Quando avevo assistito per la prima volta ad uno spettacolo di opera lirica al Teatro alla Scala, il maestro Konoe mi aveva detto “Devi portare questa opera in Giappone.”Ed io l’avevo portata,tuttavia mi resi conto di aver realizzato uno spettacolo di livello molto inferiore rispetto a quello del Teatro alla Scala e ciò fu per me una grande delusione. Ma mi resi conto che non era facile realizzare qualcosa di veramente buono da solo.

 

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