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Il cammino della mia vita (Reminiscenze) - Makizo NAKAGAWA


 

01.Cresciuto in una fattoria di allevamento

02.La famiglia della musica

03.Entusiasta di suonare il violino

04.Il servizio militare

05.L’impiegato di una ditta

06.Il soggiorno a Berlino come studente

07.Dal violino al canto

08.Hanafuda

09.Il Bel Canto

10.Hollywood

11.E’ veramente il tenore d’oggi

12.“Il sogno d’amore” proibito

13.La squadra in difesa della frontiera

14.Fantasia Ieraishan (profumo di sera)

15.La Corte Marziale

16.Rappresentazioni di opere liriche

17.Il periodo d’oro cinematografico

18.Le perle dell ’opera lirica

19.La giuria

20.Vivere solo per la musica

Nr. 3 Entusiasta di suonare il violino

La sig.na Soter, l’insegnante di conversazione inglese della scuola Nishou, era laureata in violino alla Scuola reale di musica di Londra e quando seppe che anche io amavo questo strumento, mi propose di darmi lezioni a casa sua.Allora suonavo il violino con entusiasmo per circa 5 ore al giorno e spesso i vicini dicevano “C’e un giorno in cui il corvo non gracchia, però non c’è un giorno in cui non si senta il suono del violino.”; immagino di aver dato un gran disturbo!Una volta alla settimana andavo a lezione di violino a casa della sig.na Soter a Okazaki.

Mentre frequentavo il terzo anno della scuola superiore, un giorno mi venne il desiderio di suonare insieme ai compagni di scuola, perciò, per sapere quali studenti fossero in grado di suonare il violino, esposi un manifesto con un disegno che avevo preparato insieme agli amici.Non mi aspettavo che rispondessero così tanti studenti. Furono almeno 15, e cominciammo subito a fare delle prove nella palestra.Mentre stavamo suonando, tutti gli altri studenti vennero ad ascoltarci e ciò ci incoraggiò molto, perché sembrava che stessimo tenendo un concerto.

Verso la metà dell’era Taishou, (periodo dal 1912 al 1926 in cui governò l’imperatore Taishou), fra il popolo, era diffusa l’opinione che fosse un bravo suonatore di violino anche chi in realtà lo sapeva suonare appena un po’.Era di moda suonare l’enka (ballata popolare giapponese su scala pentatonica) con il violino.

In quel periodo esisteva un bosco di pini selvatici nella zona dove ora c’è il commissariato di polizia Nishijin, di fronte al Torii (entrata) del tempio Kitano Tenjin.In un angolo buio del bosco un gruppo di persone attirava i giovani suonando con il violino e al lume di candela, una canzone popolare di una famosa scena del romanzo ‘Konjikiyasha’, e vendeva i libretti del testo della canzone.

Finii la scuola superiore Nishou nel 1921 (l’anno Taishou 11) ed entrai all’Università Doushisha.Speravo di poter cantare i canti religiosi ogni mattina come facevo alle scuole medie insieme agli amici che avevano scelto la stessa strada.Purtroppo non ebbi tale opportunità, però provai il grande piacere di poter cantare i canti all’ora di pranzo insieme all’insegnante americano, il sig. Schaibeli, presso il palazzo di teologia. Il sig. Schaibeli cantava con una voce da baritono fantastica ed io ero con lui tutti i giorni anche quando mi assentavo dalle lezioni.

All’Università Doushisha c’era un’atmosfera musicale, occidentale e libera che non avevo mai vissuto prima ; quella atmosfera mi affascinò molto e pensai che non avrei più potuto abbandonare la musica.Intanto un gruppo di amici della musica si formò intorno a me.

Il sig. Kaku che era originario di Taipei, la capitale di Taiwan, e che suonava l’organo della cappella tutte le mattine, divenne un mio caro amico e quasi tutti i giorni, quando suonavo il violino, mi accompagnava col pianoforte. Grazie alla sua collaborazione ebbi la fortuna di essere solista di violino alla festa dell’università ’Doushisha Eve’.In seguito mi chiesero di suonare alla cerimonia per l’inaugurazione del palazzo Ohe di Osaka, e rimasi molto contento perché, per la primavolta nella mia vita, avevo avuto un compenso più che sufficiente che divisi a metà con l’accompagnatore di pianoforte, Ikuo Nakahara.

 

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